Quando abbiamo guardato il test di gravidanza non potevamo crederci: “è uno studio”! Eravamo eccitati e preoccupati allo stesso momento e, diciamocelo, avevamo fatto anche più pipì del dovuto.
Una volta che noi due uomini abbiamo finalmente realizzato che saremmo diventati padri, abbiamo fatto quello che fanno tutti nei primi mesi di gravidanza: il fatidico TOTO NOMI.
Il nome del nostro studio: ma ci pensate? E beh, volevamo che trasmettesse tutto il suo essere creativo, che fosse il primo chiaro input per dire “ehi siamo qui, forti, professionali, simpatici”.
Eh no, approccio sbagliato.
Era chiaro ad entrambi che non potevamo chiamarci “megasuperincrediblecreativestudio”. Che poi non è nemmeno vero.
E allora ci siamo fermati un istante e abbiamo cercato il nome proprio lì dove stavano le motivazioni che ci hanno spinti ad iniziare questa avventura. Non ci siamo concentrati su cosa speravamo che gli altri pensassero di noi, ma su ciò da cui volevamo allontanarci. Abbiamo guardato a ciò che vogliamo cambiare con forza nella costituzione degli studi e delle agenzie creative.
Per chi ha avuto pazienza e voglia di giocare, avrà già trovato la risposta a questa domanda sul nostro sito: ma perchè Quasette?
Nascosto in una delle pagine c’è un easter egg con la spiegazione.
Ed ecco il perché di questa scelta: ci siamo sempre chiesti perchè i nomi delle agenzie di pubblicità sembrassero delle targhe di automobili. Incomprensibili acronimi dati dalle iniziali di fondatori preistorici, oppure parti di incredibili frasi eroiche evocative.
Tra un BBSEDLS e un TGFDWASF, abbiamo sentito l’esigenza di avere un nome che ci rappresentasse, ma anche che ci aiutasse a sdrammatizzare tutto questo. Abbiamo quindi scelto il nostro finto acronimo: QA7. Se letto in italiano si pronuncia Quasette ma, in dialetto siciliano, vuol dire semplicemente Calzini.
I calzini, come ci ricorda il Tenente Dan, sono importantissimi, ma solo se vai a combattere una guerra contro i Vietcong. Lo abbiamo scelto per ricordarci ogni giorno che il mondo della comunicazione è una cosa seria ma, diciamocelo, non salviamo vite e non siamo in guerra, sono solo calzini.
Oltre al curioso fatto che ancora moltissime persone continuano a pronunciarlo nella maniera sbagliata, pensando probabilmente che sia una parola francese, ci riteniamo davvero rappresentati da questa scelta. È un atto di pura liberazione. Di emancipazione dalla retorica eroica della genialità creativa. È un bellissimo lavoro e per alcuni versi anche un privilegio poter creare per mestiere ma, diciamocelo, i satelliti di cattive abitudini che ruotano ancora troppo vorticosamente attorno a questo settore sono alquanto anacronistici.
Questo nome è un promemoria, una direzione e un proposito per noi e non ci stancheremo mai di dirlo: l’importante è fare tutto seriamente, ma senza prendersi troppo sul serio.
PS: si pronuncia Q A SETTE (cù-à-sètte).
Quando abbiamo guardato il test di gravidanza non potevamo crederci: “è uno studio”! Eravamo eccitati e preoccupati allo stesso momento e, diciamocelo, avevamo fatto anche più pipì del dovuto.
Una volta che noi due uomini abbiamo finalmente realizzato che saremmo diventati padri, abbiamo fatto quello che fanno tutti nei primi mesi di gravidanza: il fatidico TOTO NOMI.
Il nome del nostro studio: ma ci pensate? E beh, volevamo che trasmettesse tutto il suo essere creativo, che fosse il primo chiaro input per dire “ehi siamo qui, forti, professionali, simpatici”.
Eh no, approccio sbagliato.
Era chiaro ad entrambi che non potevamo chiamarci “megasuperincrediblecreativestudio”. Che poi non è nemmeno vero.
E allora ci siamo fermati un istante e abbiamo cercato il nome proprio lì dove stavano le motivazioni che ci hanno spinti ad iniziare questa avventura. Non ci siamo concentrati su cosa speravamo che gli altri pensassero di noi, ma su ciò da cui volevamo allontanarci. Abbiamo guardato a ciò che vogliamo cambiare con forza nella costituzione degli studi e delle agenzie creative.
Per chi ha avuto pazienza e voglia di giocare, avrà già trovato la risposta a questa domanda sul nostro sito: ma perchè Quasette?
Nascosto in una delle pagine c’è un easter egg con la spiegazione.
Ed ecco il perché di questa scelta: ci siamo sempre chiesti perchè i nomi delle agenzie di pubblicità sembrassero delle targhe di automobili. Incomprensibili acronimi dati dalle iniziali di fondatori preistorici, oppure parti di incredibili frasi eroiche evocative.
Tra un BBSEDLS e un TGFDWASF, abbiamo sentito l’esigenza di avere un nome che ci rappresentasse, ma anche che ci aiutasse a sdrammatizzare tutto questo. Abbiamo quindi scelto il nostro finto acronimo: QA7. Se letto in italiano si pronuncia Quasette ma, in dialetto siciliano, vuol dire semplicemente Calzini.
I calzini, come ci ricorda il Tenente Dan, sono importantissimi, ma solo se vai a combattere una guerra contro i Vietcong. Lo abbiamo scelto per ricordarci ogni giorno che il mondo della comunicazione è una cosa seria ma, diciamocelo, non salviamo vite e non siamo in guerra, sono solo calzini.
Oltre al curioso fatto che ancora moltissime persone continuano a pronunciarlo nella maniera sbagliata, pensando probabilmente che sia una parola francese, ci riteniamo davvero rappresentati da questa scelta. È un atto di pura liberazione. Di emancipazione dalla retorica eroica della genialità creativa. È un bellissimo lavoro e per alcuni versi anche un privilegio poter creare per mestiere ma, diciamocelo, i satelliti di cattive abitudini che ruotano ancora troppo vorticosamente attorno a questo settore sono alquanto anacronistici.
Questo nome è un promemoria, una direzione e un proposito per noi e non ci stancheremo mai di dirlo: l’importante è fare tutto seriamente, ma senza prendersi troppo sul serio.
PS: si pronuncia Q A SETTE (cù-à-sètte).
Quando abbiamo guardato il test di gravidanza non potevamo crederci: “è uno studio”! Eravamo eccitati e preoccupati allo stesso momento e, diciamocelo, avevamo fatto anche più pipì del dovuto.
Una volta che noi due uomini abbiamo finalmente realizzato che saremmo diventati padri, abbiamo fatto quello che fanno tutti nei primi mesi di gravidanza: il fatidico TOTO NOMI.
Il nome del nostro studio: ma ci pensate? E beh, volevamo che trasmettesse tutto il suo essere creativo, che fosse il primo chiaro input per dire “ehi siamo qui, forti, professionali, simpatici”.
Eh no, approccio sbagliato.
Era chiaro ad entrambi che non potevamo chiamarci “megasuperincrediblecreativestudio”. Che poi non è nemmeno vero.
E allora ci siamo fermati un istante e abbiamo cercato il nome proprio lì dove stavano le motivazioni che ci hanno spinti ad iniziare questa avventura. Non ci siamo concentrati su cosa speravamo che gli altri pensassero di noi, ma su ciò da cui volevamo allontanarci. Abbiamo guardato a ciò che vogliamo cambiare con forza nella costituzione degli studi e delle agenzie creative.
Per chi ha avuto pazienza e voglia di giocare, avrà già trovato la risposta a questa domanda sul nostro sito: ma perchè Quasette?
Nascosto in una delle pagine c’è un easter egg con la spiegazione.
Ed ecco il perché di questa scelta: ci siamo sempre chiesti perchè i nomi delle agenzie di pubblicità sembrassero delle targhe di automobili. Incomprensibili acronimi dati dalle iniziali di fondatori preistorici, oppure parti di incredibili frasi eroiche evocative.
Tra un BBSEDLS e un TGFDWASF, abbiamo sentito l’esigenza di avere un nome che ci rappresentasse, ma anche che ci aiutasse a sdrammatizzare tutto questo. Abbiamo quindi scelto il nostro finto acronimo: QA7. Se letto in italiano si pronuncia Quasette ma, in dialetto siciliano, vuol dire semplicemente Calzini.
I calzini, come ci ricorda il Tenente Dan, sono importantissimi, ma solo se vai a combattere una guerra contro i Vietcong. Lo abbiamo scelto per ricordarci ogni giorno che il mondo della comunicazione è una cosa seria ma, diciamocelo, non salviamo vite e non siamo in guerra, sono solo calzini.
Oltre al curioso fatto che ancora moltissime persone continuano a pronunciarlo nella maniera sbagliata, pensando probabilmente che sia una parola francese, ci riteniamo davvero rappresentati da questa scelta. È un atto di pura liberazione. Di emancipazione dalla retorica eroica della genialità creativa. È un bellissimo lavoro e per alcuni versi anche un privilegio poter creare per mestiere ma, diciamocelo, i satelliti di cattive abitudini che ruotano ancora troppo vorticosamente attorno a questo settore sono alquanto anacronistici.
Questo nome è un promemoria, una direzione e un proposito per noi e non ci stancheremo mai di dirlo: l’importante è fare tutto seriamente, ma senza prendersi troppo sul serio.
PS: si pronuncia Q A SETTE (cù-à-sètte).